Centralino a Venezia, tre
appartamenti a Pescara e Montesilvano, annunci sui giornali con
immagini inequivocabili e offerta di massaggi: un giro di
sfruttamento della prostituzione scoperto dalla Squadra Mobile
di Pescara con i colleghi di Venezia, Prato, Rimini e Padova. Il
Gip del Tribunale di Pescara Colantonio, su richiesta del pm
Campochiaro, ha emesso ordinanze di custodia in carcere per sei
cinesi regolari. Per le ragazze, molte delle quali non parlavano
italiano, tariffe da 30 euro.
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