Mai più 1915 e 2009:
il centenario del sisma della Marsica che fece oltre 30 mila
morti, e il terremoto dell'Aquila con 309 vittime "rappresentano
una lezione per il presente e per il futuro". Questo quanto
espresso dalle autorità alla commemorazione celebrata al
Memorial alle pendici del monte Salviano ad Avezzano.
Celebrazioni che aprono ufficialmente la commemorazione dei
cento anni del sisma marsicano che colpì 37 comuni del
territorio.
Tra i presenti il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio,
il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il
presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il
presidente del comitato d'onore per il centenario, Gianni Letta,
oltre ai sindaci della Marsica, e il primo cittadino
dell'Aquila, Massimo Cialente.
"Il centenario - ha detto Letta - assume un grande
significato per l'oggi e per il domani. Ritroviamo il nostro
nome e il nostro impegno a preparare il futuro dei nostri figli.
La memoria è la liturgia attraverso la quale la comunità ritrova
la convivenza". Il sindaco di Avezzano, Di Pangrazio, ha
sottolineato che "la Marsica seppe rialzarsi grazie al coraggio
delle popolazioni locali e a uno sforzo collettivo che oggi ci
appare in tutto il suo eroismo".
Il presidente della Regione, D'Alfonso, ha sottolineato
l'importanza di dire no "all'improvvisazione" e che in Abruzzo
"nasca una straordinaria capacità di protezione civile".
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