"Vogliamo 'fare sistema' per
garantire la sicurezza dei cittadini e una corretta e continua
valutazione e previsione dei rischi naturali in ambiente
montano". Lo ha detto l'assessore alla Protezione civile, Mario
Mazzocca, nel corso dell'incontro per la firma dell'accordo di
programma stilato tra la Protezione Civile della Regione Abruzzo
e il Corpo forestale dello Stato, alla presenza del comandante
regionale abruzzese, Ciro Lungo.
Negli ultimi vent'anni in Abruzzo sono stati registrati 42
casi di travolti da valanghe di cui 15 feriti, 18 decessi,
comprese le due vittime dei giorni scorsi sul Gran Sasso, e 9
illesi. Sono 21 i bacini sciistici, con oltre 200 chilometri di
piste da sci, 200 km quadri di territorio regionale sopra i 2000
metri. La Protezione Civile regionale ha avviato da oltre un
anno un'intensa attività di monitoraggio e studio del fenomeno,
per contribuire ad aumentare la sicurezza degli ambienti
innevati regionali. E' nata così la Carta Storica delle Valanghe
che riporta gli eventi censiti sul territorio regionale dal 1957
all'ultimo inverno 2013-2014; è stata attivata una campagna
informativa per favorire l'adozione di strumenti di autosoccorso
per i travolti in valanga (apparecchi Artva).
"Nei primi giorni di dicembre - ha aggiunto l'assessore -
sono stati affidati i lavori di realizzazione della prima carta
regionale del rischio valanghe per il comprensorio del Gran
Sasso, nei primi mesi del 2015 partirà l'affidamento per l'area
dell'Alto Sangro e dei bacini sciistici di Campo Felice e
Ovindoli".
A completamento di tale azione di prevenzione l'assessore
Mazzocca e il comandante regionale della Forestale hanno siglato
un accordo di programma finalizzato ad accrescere le condizioni
di sicurezza in montagna in virtù delle reciproche esperienze,
competenze e risorse impegnate in materia e per fare sistema a
livello territoriale.
Con la firma dell'Accordo di programma la Protezione Civile
regionale ed il Corpo Forestale avranno la possibilità,
attraverso azioni di condivisione delle informazioni o di
attività di monitoraggio, di svolgere in maniera condivisa e
coordinata la raccolta di informazioni sulle condizioni
meteonivologiche e di stabilità del manto nevoso.
Inoltre il personale del Corpo Forestale potrà coadiuvare il
personale regionale nelle azioni di controllo dei piani di
sicurezza all'interno dei bacini sciistici.
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