Ci sarà l'inchiesta "sul mancato
adempimento" da parte degli Spedali civili di Brescia di quanto
disposto nell'ordinanza del tribunale dell'Aquila in merito alle
cure con il metodo stamina alla piccola Noemi, la bimba di
Guardiagrele (Chieti) affetta da Sma1, Atrofia muscolare spinale
che avrebbe dovuto essere sottoposta alle infusioni con cellule
staminali dallo scorso mese di dicembre, all'epoca della prima
ordinanza dei giudici aquilani.
Come si sottolinea nell'ordinanza di oggi, il collegio
composto da Giovanni Novelli, Roberto Ferrari e Giuseppe Grieco,
ha deciso di inviare gli atti alla procura della repubblica di
Brescia che ora dovrà aprire una indagine. I giudici aquilani
hanno denunciato per la seconda volta le mancate cure a Noemi.
Nel rigettare ogni istanza presentata dall'ospedale di Brescia,
i giudici aquilani hanno bacchettato l'azienda ospedaliera anche
con passaggi di una certa durezza spiegando che ha "posto in
essere comportamenti dilatori".
In ordine al ricorso presentato per avere chiarimenti in
merito all'ordinanza del 10 luglio scorso con la quale si
ordinavano le cure a Noemi a partire dal 25 luglio indicando la
biologa di stamina Erica Molino come commissario ad acta e
quindi capo dell'equipe incaricata di operare, si scrive che
"non può non rilevarsi come le questioni sollevate appaiono
pretestuose ed elusive rispetto al provvedimento emanato da
questo giudice come già avvenuto in precedenza e stigmatizzato
nell'ordinanza del 10 luglio scorso".
I giudici sono stati perentori anche sulle liste di attesa
che secondo quanto si è appreso vedevano la piccola Noemi al
168/o posto, si rileva "che come risulta dalla fotocopia
prodotta in atti dalla padre della piccola di Guardiagrele
(Chieti), l'unica lista esistente è quella stilata dall'azienda
sulla base dell'ordine cronologico dei provvedimenti
giurisdizionali nella ritenuta pari urgenza e gravità che
caratterizza i medesimi".
La lista di attesa, secondo i giudici aquilani, "appare
predisposto solo ai fini organizzativi dell'Azienda, senza alcun
riferimento alle condizioni di salute dei pazienti ed
all'urgenza o meno di procedere al trattamento".
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