Sul Gran Sasso, la montagna
visitata oltre 100 volte da Papa Giovanni Paolo II, comincia il
conto alla rovescia verso domenica prossima, 27 aprile, data
della canonizzazione del pontefice polacco e di Papa Giovanni
Paolo XXIII. A pochi giorni dalla cerimonia, che sarà celebrata
da Papa Francesco con Roma al centro dei riflettori, anche all'
Aquila e al Santuario di San Pietro della Ienca, sul monte più
alto degli Appennini, ci si prepara all'evento che potrebbe
rappresentare una svolta per il futuro turistico di una fetta
importante del territorio.
Nel frattempo, vengono allestiti "un maxischermo, una
tensostruttura e servizi all'esterno della chiesetta di montagna
per dare l'opportunità a fedeli e turisti di assistere
all'evento dal santuario, in attesa di veder nascere strutture
ricettive sotterranee", come spiegato in un incontro con la
stampa nella sede comunale di Villa Gioia alla presenza dell'
assessore al Turismo, Lelio De Santis, del presidente dell'
associazione San Pietro della Ienca, Pasquale Corriere, e di don
Luigi Abid Sid, rettore del santuario, per la presentazione del
programma delle celebrazioni degli eventi di domenica, a partire
dalle 9.30 fino a pomeriggio inoltrato, chiuso da una messa
celebrata dall'ormai ex vescovo ausiliario dell'Aquila,
monsignor Giovanni D'Ercole, da poco trasferito ad Ascoli
Piceno. "Quella del 27 aprile è una data importantissima - le
parole di De Santis in conferenza stampa - siamo coesi, uniti,
sappiamo di dover sviluppare al più presto una rete turistica
degna del santuario, tenendo conto del rispetto dell'ambiente e
di chi ci vive. Il sito va strutturato puntando all'
ecocompatibilità, tra le donazioni di imprenditori che, spero
per loro, stanno guadagnando con la ricostruzione dell'Aquila
terremotata, e il lavoro della conferenza dei Servizi che si sta
occupando del 'capitolo' ricettività, faremo di San Pietro della
Ienca un punto turistico di rilevanza mondiale".
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